Guido Montanari (1957), architetto, ph.d., ha insegnato dal 1990 Storia dell’architettura contemporanea al Politecnico di Torino. Autore di più di 130 pubblicazioni, ha condotto ricerche sulla storia dell’architettura e della città tra XVIII e XXI secolo. È impegnato sulla difesa dei beni comuni, della tutela del patrimonio, del suolo e del paesaggio. È stato presidente della Commissione Locale del Paesaggio di Torino (2005-2010), assessore all’urbanistica a Rivalta (2012-2016), vicesindaco e assessore alla pianificazione di Torino (2016-2019). Attualmente coordina le attività del gruppo di studio “Città e Territorio” dell’Unione Culturale di Torino. La sua ultima pubblicazione è Torino Futura. Riflessioni e proposte di un ex vicesindaco (Celid, Torino 2021).

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Torino: l’assalto ai parchi

Torino si distingue nell’assalto ai parchi. Si vuole riportare a zoo l’area del parco Michelotti, si è autorizzato il salone dell’auto al Valentino, si pensa di trasformare in “centro dello sport” il parco del Meisino, si realizzerà un ospedale alla Pellerina. Eppure i parchi, ovvero le aree verdi urbane, sono stati progettati a partire dall’Ottocento come polmoni naturali, destinati alla ricreazione fisica e psichica dei cittadini.

La questione delle abitazioni in Italia

Dopo una parabola lunga un secolo la questione abitativa per le fasce più povere è ben lontano dall’essere risolta. L’accesso alla casa, a un ricovero sicuro e dignitoso per sé e per i propri cari, è un diritto basilare, quello che rende praticabili tutti gli altri (libertà, salute, lavoro, istruzione ecc.). Ma la relativa sfida non sembra essere raccolta né dalla politica né dalle nostre scuole di architettura.

Le “case dei poveri”: appunti per una storia

La questione, oggi esplosiva, delle case dei lavoratori, dei meno abbienti, dei “poveri” (per usare un termine evocativo) non è certo nuova in Europa. Al contrario, nel corso dell’Ottocento e del Novecento, essa ha assunto una particolare evidenza dando vita a un vero e proprio laboratorio di innovazione del progetto di città in cui si sono cimentati i migliori architetti e progettisti dell’epoca.