Giorgio Razzoli, libraio, è contitolare della cartolibreria Bastogi, sita nel cuore di Orbetello.
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Un romanzo divertente, ambientato in un luogo di fantasia, con pochi abitanti, per lo più sordomuti, quasi tutti di nome Rocco, residenti in un borgo dimenticato dal tempo, scollegati dalla civiltà a causa di un ponte pieno di buche e difficilmente attraversabile, rudi, ignoranti, diffidenti, ma resi unici, familiari, vicini a noi dalla bravura dell’autrice, che ha creato una propria magica Macondo.
A Vienna nel 1893 le vite di un becchino e di un nobile “prestato” alla polizia si incrociano a causa di un killer seriale che uccide e sevizia giovani donne. La loro collaborazione servirà a svelare il mistero e porterà alla scoperta di uno scandaloso traffico di minori che coinvolge la borghesia di una città cosmopolita e corrotta.
Dopo l’infelice conclusione di un caso, il capitano Victor Coste si trasferisce da Parigi sull’isoletta di Saint Pierre, al largo delle coste del Canada, dove segue la riabilitazione degli autori di reati. Lì arrivano una ragazza, unica superstite del serial killer a cui aveva dato la caccia, e poi lo stesso omicida. E, nelle nebbie che implacabili offuscano tutto, si offusca anche il giudizio del capitano.
Ci sono voluti venti anni perché Matteo B. Bianchi trovasse la forza e l’equilibrio per scrivere queste pagine. Matteo ci dice che in lui convivono due anime, quella della persona e quella dello scrittore, la persona vuole salvarsi, lo scrittore vuole cercare la giusta distanza per raccontare la tragedia che lo ha colpito.