Aldo Gazzetti, esperto di economia sanitaria, fa parte del Forum Diritto alla Salute
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Dopo la privatizzazione si assiste, per la Sanità, alla concentrazione di capitali e alla finanziarizzazione, che affidano le politiche del settore al “mercato” e ai “mercanti”. In Italia ciò accade soprattutto nel settore farmaceutico e nella Regione Lombardia ma il fenomeno è in espansione. Per arginarlo non c’è che il protagonismo del pubblico, cioè l’opposto della politica di questo Governo (e di quelli che lo hanno preceduto).
I ripetuti ritardi nella consegna dei vaccini e la mancanza di trasparenza al riguardo propongono una questione centrale in una politica della salute: la costituzione di un Network pubblico del farmaco. I precedenti ci sono e le proposte non mancano. Manca la volontà politica.
La politica sanitaria del Governo Conte è in sconfortante continuità con quella dei governi precedenti. Invariate le risorse e incrementata la privatizzazione, aumentano le differenze tra le regioni e restano invariati i ticket (salva la demagogica soppressione del superticket). Cosa c’è di nuovo in tutto ciò?