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Relazione al Parlamento 2023

Sono oltre 4.000 le persone detenute per scontare pene brevissime o brevi. Il Garante, giunto alla scadenza del suo mandato, non ha dubbi e rivolge un monito a Governo e Parlamento: sono vite connotate da una marginalità che avrebbe dovuto e dovrebbe trovare risposte altrove, ad evitare che il carcere si atteggi sempre più come mero collettore di emarginazione e discarica sociale.

La realtà del 41 bis

Il rapporto sul 41 bis ordinamento penitenziario redatto dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale all’esito di visite in tutti gli istituti interessati propone, oltre a un’articolata fotografia della situazione, molti dubbi sulla compatibilità di tale regime con il sistema costituzionale e con il senso di umanità e avanza alcune significative proposte di modifica.

Carcere e non solo: relazione al Parlamento 2022

I detenuti con una condanna a pena inferiore a uno e due anni sono, rispettivamente, 1.319 e 2.473; i condannati all’ergastolo ostativo in carcere 1.280 e i detenuti con patologie psichiche accertate 381; i suicidi conclamati in carcere 29. Questi alcuni dati della relazione annuale del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale.

I diritti di chi è privato della libertà

Il Garante nazionale delle persone private della libertà personali (non solo i detenuti ma anche le diverse altre categorie che subiscono questa privazione) è esplicito. Il tempo di collocazione in strutture privative della libertà non può essere solo tempo sottratto alla vita ma deve favorire l’evoluzione personale e il ripristino dei diritti.

Detenuti e persone private della libertà: la relazione del Garante

La relazione al Parlamento del Garante dei diritti dei detenuti e delle persone private della libertà personale è uno strumento di straordinaria utilità per conoscere realtà in gran parte sconosciute. Nella relazione 2020, poi, il campo di osservazione si è ulteriormente allargato anche in conseguenza della pandemia.