Imprenditore e manager lombardo, libero pensatore e "globe trotter della produzione" manifatturiera. Ha fatto fabbriche in tutto il mondo, Russia, Ukraina, Africa, Stati Uniti. E' coautore (con Marco Revelli) de La fiera dell'est (Feltrinelli 1993). Attualmente gestisce un'impresa in Ukraina.
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L’Europa è a rischio. La passività con cui le leadership europee subiscono le scelte di un’ America da sempre ostile a un’ Europa forte e indipendente, aprono scenari inquietanti. Ne fanno fede oltre alla subalternità verso la gestione della guerra in Ucraina, la reazione agli attentati al Nord Stream 2 e al recente attacco a Sebastopoli. Intanto, nel disagio diffuso, nuove pulsioni di una destra radicale aggressiva maturano.
Sono già 100.000 morti tra russi e ucraini, e questa guerra iniziata il 24 febbraio con l’invasione russa non accenna a finire. In questa ricostruzione ben informata, da parte di un conoscitore diretto della realtà ucraina e russa, una rassegna dettagliata delle forze in campo e delle tappe che hanno portato all’attuale tragedia
L’Ucraina vissuta, infinitamente diversa dall’Ucraina madiatizzata, raccontata per Volere la luna da un imprenditore che lì ha lavorato per oltre trent’anni, dalla caotica transizione post-sovietica fino alle ultime settimane che hanno preceduto l’invasione russa. Una testimonianza preziosa per chi vuol capire, fuori da schemi ideologici e tifoserie di schieramento.
Il tradimento (seconda stagione) completa la ricostruzione da parte di un testimone diretto delle vicende che hanno portato alla guerra attuale con particolare attenzione al ruolo svolto dagli Stati Uniti nella politica ucraina, da “Euromaiden” e conseguente “colpo di stato” alla vicenda della Crimea fino alla guerra civile strisciante nel Donbass e all’invasione russa.
Un imprenditore che ha lavorato per quasi cinquant’anni in Russia e in Ucraina rilegge, alla luce della propria esperienza, i documenti fondamentali della politica di potenza americana che ha portato oggi il mondo sull’orlo della catastrofe. Sullo sfondo della guerra di aggressione russa contro l’Ucraina la dottrina Wolfowitz e la teoria dell’eccezionalismo americano.
Se le tecnologie digitali si stanno mangiando il lavoro umano, allora bisogna trovare il modo di ridare il senso di “società” al nostro mondo. Prima che emerga un nuovo luddismo, perché non tassare l’informatica (così come si fa per l’energia) per finanziare un nuovo welfare?