Fabrizio Tonello insegna “International Relations” all’università di Padova. È stato Fulbright Professor presso il dipartimento di storia, University of Pittsburgh (PA), oltre che Visiting Fellowpresso l’Italian Academy for Advanced Studies in America alla Columbia University. Ha insegnato all’università di Bologna e alla SISSA di Trieste. Collabora a "il manifesto".
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«Lo scopo è distruggere Gaza, distruggere questo male assoluto» ha dichiarato un diplomatico israeliano. È la finalità diretta dei bombardamenti. Non da oggi. Già cent’anni fa un generale italiano affermava che, nella guerra moderna, «non può più sussistere una divisione fra belligeranti e non belligeranti» e gli obiettivi dei bombardamenti devono essere fabbricati normali, abitazioni, stabilimenti e una determinata popolazione.
In Francia si susseguono le rivolte contro l’élite che governa il Paese e non è esagerato dire che Emmanuel Macron rimane al potere solo grazie alla sua polizia. L’Italia è avvisata: la manipolazione dell’informazione, l’asservimento della magistratura e il ricorso facile alla polizia non possono impedire manifestazioni, scioperi, rivolte.
Elly Schlein è il meglio del ceto politico italiano e, in ogni caso, del Pd, ma basterà? Il problema aperto non sta tanto nelle sue capacità, nelle sue buone intenzioni, nei valori progressisti che porta con sé: il tema è piuttosto la sua probabilità di successo nel riformare il Partito democratico. L’impresa è, a dir poco, ardua e quelle probabilità sono molto basse. Ovviamente una smentita sarebbe gradita.
L’invasione russa dell’Ucraina ha avuto come risposta uno tsunami di retorica, una valanga di armi e denaro inviati a Kiev e le sanzioni contro la Russia. Sanzioni assai deboli, peraltro, ché l’Europa ha più bisogno del gas russo di quanto la Russia abbia bisogno della nostra valuta pregiata e il prezzo alle stelle del gas, determinato da meccanismi speculativi, fa sì che la Russia guadagni di più pur vendendo di meno.