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Ciao Gianni

Gianni Vattimo era un uomo e un intellettuale giusto. Si schierò con il movimento No Tav e subì, per questo, la macchina del fango. Che fronteggiò con pacatezza e ironia. Così lo ricorderanno le donne e gli uomini della Val Susa, con quel suo bel volto, la dritta figura e l’umanità che scaturiva dalla ragione e dal cuore e si faceva parola, ricerca coraggiosa, cammino in strade improvvisamente buie, dopo che la luna è tramontata.

​TAV. Difendiamo la vita e la bellezza

Giovedì 10 dicembre, alla vigilia delle decisioni del Consiglio Europeo e del Senato su clima e finanziamenti della Torino-Lione, Telt ha iniziato i lavori per l’allargamento del cantiere di Chiomonte. Di nascosto, di notte, in pieno “coprifuoco”. La Valle ha risposto compatta sfidando la repressione e la disinformazione. Qui una testimonianza di Nicoletta Dosio sulla manifestazione di domenica 13.

«Penso a Dana rinchiusa in quei cubicoli»

Dalla detenzione domiciliare Nicoletta scrive a Dana e il messaggio percorre i social: «Conosco il tuffo al cuore che si prova quando, dietro di te, vengono chiusi i cancelli e sei scortato lungo i corridoi, tra due file di celle. Ma so la tranquilla determinazione di Dana e la sua consapevolezza di star pagando per una causa bella e giusta».

Una lettera dal carcere

Nicoletta è in carcere da oltre un mese, quasi interamente trascorso nella sezione “nuove giunte”, caratterizzata da precarietà e ridotta socialità. In una lettera riflette sul carcere: «un’istituzione finalizzata unicamente al controllo sociale, la risposta repressiva a quei diritti che tante costituzioni sanciscono, ma che restano lettera morta».