Rosita Di Peri è ricercatrice presso il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino dove svolge la sua attività di insegnamento. Studia le dinamiche politiche della regione medio orientale con particolare attenzione al Libano, un paese che frequenta regolarmente da quindici anni. Da ultimo si è particolarmente dedicata alla situazione di marginalizzazione della comunità cristiano-maronita e al suo impatto sul sistema politico.

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A dieci anni dalle “primavere arabe”

Dieci anni fa, nel mese di gennaio, massicce manifestazioni riempivano le piazze di molti paesi del mondo arabo. Gli effetti sono stati rilevanti anche se eterogenei. Le letture di tali fenomeni sono state peraltro assai spesso superficiali e incapaci di inserirli nelle dinamiche sviluppatesi negli untimi 50 anni in quella regione.

Libano. Dopo l’esplosione del 4 agosto

La terribile esplosione che, il 4 agosto, ha distrutto Beirut si inserisce in una crisi gravissima del Libano, caratterizzata dalla presenza del sistema settario in tutti gli ambiti della vita politica, sociale ed economica del paese e dal prevalere degli interessi privati su quelli collettivi. Ciò renderà ancor più difficile la ricostruzione.

Libano: un cambiamento è possibile?

Il Libano è davvero alla vigilia di un cambiamento epocale? Un fatto è assodato: i libanesi stanno dicendo basta a una classe politica corrotta, obsoleta e preoccupata soltanto del proprio tornaconto. E lo stanno dicendo compatti, ribellandosi e distruggendo simboli di partiti e di leader politici fino a ieri intoccabili.