Sandra Burchi è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa. Scrive di donne, lavoro, femminismo. È autrice di “Ripartire da casa. Lavori e reti dallo spazio domestico” (Franco Angeli, 2014) e con Teresa di Martino di “Come un paesaggio. Pensieri e pratiche tra lavoro e non lavoro” (Iacobelli, 2013).
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Abbiamo perso. Scrivo all’indomani delle elezioni di Pisa a cui, per la prima volta, ho partecipato come candidata e dove ho toccato con mano che c’è chi vota a destra per trasgredire il dover essere di una sinistra usurata, che ha bisogno di ritrovare il contatto con emozioni e affetti. Da questa consapevolezza occorre ripartire.
Il finanziamento di associazioni che promuovono iniziative contro l’aborto approvato nelle scorse settimane dal Consiglio comunale di Verona non è un fatto locale e isolato. C’è in esso il disegno di ripristino di un ordine patriarcale nel quale si nega la libertà conquistata della donna, quella di sapere decidere e dire di sé.