Sorella acqua e il suo spreco

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Fui facilissimo profeta quando, due anni addietro, profetizzai che l’acqua sarebbe mancata e invitai genericamente i politici a prenderne atto in tempo e ad educare la gente a non sprecarla, e anzi a razionarla, proprio in funzione di una crescita delle coscienze (https://volerelaluna.it/opinioni/2020/02/27/lacqua-manchera-razioniamola/).

Sono passati due anni e, in Piemonte, alcuni Comuni vengono già alimentati con autobotti, mentre altri 125 vengono invitati a sospendere l’erogazione della risorsa durante la notte oltreché a sollecitare un uso parsimonioso da parte della gente: non parlo di “cittadini” perché darei troppa dignità a chi vedo per strada (https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/06/11/lestate-della-crisi-idrica-siccita-del-po-mai-vista-disponibilita-in-esaurimento-richiesta-di-stop-notturno-dellacqua-in-125-comuni/6622543/).

Ma due anni fa era effettivamente facile prevedere la situazione attuale e futura. Negli anni sessanta un po’ meno. Fu quando Fulco Pratesi, fondatore del WWF Italia, scrisse un articolo che gli attirò un sacco di critiche in cui invitava le famiglie a fare delle docce collettive, proprio per risparmiare l’acqua, quale bene prezioso e non infinito. Anche senza arrivare a questo estremo, resta il fatto che la classe politica e la gente che essa rappresenta si sono sempre comportati come se il bene acqua fosse infinito. Trent’anni fa ero in vacanza di fronte all’isola di Tavolara e l’acqua veniva già distribuita con le autobotti, eppure era stato autorizzato un campo da golf. A dimostrazione anche che i politici sono spesso solo stupidi. E giusto in Sardegna gli acquedotti hanno perdite di oltre il 50%, sicuramente determinate anche dalla vetustà e dal sottodimensionamento (https://www.linkoristano.it/2022/03/31/servizio-idrico-in-sardegna-perdite-oltre-il-50-a-oristano-anche-di-piu-come-negli-altri-capoluoghi/).

Il problema quindi è antico ed è risaputo sia che l’acqua si disperde, sia che è un bene destinato a ridursi drasticamente, vuoi per la siccità, vuoi per il cambiamento climatico che porta alla scomparsa dei ghiacciai. Intervenire sulla rete idrica per evitare dispersioni, evitare di fare buchi nelle montagne per non disseccare le sorgenti (https://www.nove.firenze.it/a203261206-50-sorgenti-interferite-dai-lavori-tav-nel-mugello-e-a-sesto-fiorentino.htm), educare la gente a non sprecare anche razionando l’acqua quando non strettamente necessaria, aumentare le tariffe facendo pagare l’acqua secondo il reddito, sono tutte misure che un politico non dico illuminato, ma anche solo intelligente, dovrebbe prendere. Invece no, non si fa nulla o si fa proprio ciò che non si dovrebbe: quante gallerie si realizzeranno per le inutili e costosissime linee AV nel sud Italia?

Si va avanti così come se nulla fosse, e poi si affronta l’emergenza quando essa si verifica. Perché prendere misure impopolari non conviene, crea malcontento, fa perdere voti. Compito del politico è il mantenimento del potere, non la difesa dei beni comuni…

Gli autori

Fabio Balocco

Fabio Balocco, nato a Savona, risiede in Val di Susa. Avvocato (in quiescenza), ma la sua passione è, da sempre, la difesa dell’ambiente, in particolare montano. Ha collaborato, tra l’altro, con “La Rivista della Montagna”, “Alp”, “Meridiani Montagne”, “Montagnard”. Ha scritto con altri autori: "Piste o peste"; "Disastro autostrada"; "Torino. Oltre le apparenze"; "Verde clandestino"; "Loro e noi. Storie di umani e altri animali"; "Il mare privato". Come unico autore: "Regole minime per sopravvivere"; “Poveri. Voci dell’indigenza. L’esempio di Torino”; "Lontano da Farinetti. Storie di Langhe e dintorni"; "Per gioco. Voci e numeri del gioco d'azzardo". Collabora dal 2011, in qualità di blogger in campo ambientale e sociale, con Il Fatto Quotidiano.

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2 Comments on “Sorella acqua e il suo spreco”

  1. in questo bislacco paese ci si accorge dei problemi gravi solo nel momento in cui ci sono le emergenze.
    da decenni si parla di condutture idriche che perdono, ma non si fa nulla per rimediare.

    nell agricoltura e nell industria il costo dell acqua é quasi nullo. per questo vi sono molti sprechi.
    il 90% dei consumi di acqua sono nei settori produttivi. solo il 10% sono nell uso civile.
    questo signifcia che se non ci lavassimo mai, non bevessimo, non cucinassimo, non facessimo il bucato risparmieremmo al massimo il 10% di acqua.

    risparmiare l acqua lavandosi i denti é sicuramente segno di civilta e rispetto dell ambiente, insegna l importanza di una risorsa vitale, ma é letteralmente una goccia d acqua rispetto ai consumi. per un certo verso pericoloso, nel senso che devia l attenzione su punti marginali.

    in paesi ove l acqua é scarsa strutturalmente, si usano impianti di irrigazione “a goccia” o comunque mirati.
    l acqua ha un costo al consumo, invece in italia costa pochissimo, anche per questo si spreca in molti settori.

    paradossalmente un modo efficace e veloce per limitare i consumi e incentivare l uso piu attento é aumentare il costo dell acqua al consumo. e incentivare investimenti per un uso piu mirato.

    oltre a fare una manutenzione alle condutture che fanno letteralmente acvqua da tutte le parti…

  2. a Singapore non esistono montagne. é una citta “piatta” in riva al mare.
    senza sorgenti e risorse idriche naturali.

    l acqua piovana dai tetti e dalle strade va nelle condutture e nei tombini (come in tutte le citta), poi viene fatta confluire in una parte della baia separata dal mare e che un tempo era mare. ora fa da serbatoio a cielo aperto.
    sembra una parte del mare, a vederla.

    poi questa acqua viene depurata e utilizzata come acqua potabile per tutti gli usi, anche domestici.
    é sufficiente per soddisfare tutti consumi della citta.
    e ha anche un sapore decente.

    in questo modo Singapore si é resa indipendente. prima acquistava l acqua da altri stati vicini a carissimo prezzo, non solo in termini economici.

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